Politica

Lotta all’evasione,
accesa polemica
sugli accertamenti

“Spiace constatare come, ancora una volta, occorra intervenire a respingere insinuazioni gratuite e fuorvianti che parte della minoranza consiliare offre alla stampa cittadina. Il tentativo di alcuni consiglieri è quello di creare scandali ed insinuare sospetti su un tema sul quale oggi, con trasparenza e puntualità, si è dovuti intervenire proprio perché prima non si è mai agito”. Il tema è la lotta all’evasione fiscale e queste sono le parole del sindaco, Stefania Bonaldi, in risposta all’accusa dell’opposizione.

INCARICO – Tutto nasce da un comunicato firmato dai consiglieri Simone Beretta (FI), Laura Zanibelli (Ncd) e Tino Arpini (Solo cose buone per Crema): “alla cooperativa La Franternità l’amministrazione ha conferito l’incarico dell’accertamento tributario e valutazioni aree a fini IMU in maniera diretta, opzione possibile solo per importi da riconoscere alla Cooperativa non superiori a 207 mila euro, determinati su percentuali del riscosso”. Per valori superiori, sarebbe stato necessario un bando di gara europeo.

ACCUSA – Secondo le stime dei consiglieri, per raggiungere i 207 mila euro, l’accertato si dovrebbe attestare tra i 700 mila e gli 800 mila euro. “Se già si sapeva quanto recuperare e per quali aree – spiega l’opposizione – non c’era bisogno di alcuna gara; di certo non si poteva riscuotere dagli accertamenti più di quanto consentisse di rimanere nei limiti previsti per l’affidamento diretto. Ma se si accertassero entrate fiscali tali da superare l’agio complessivo da riconoscere alla cooperativa la convenzione decadrebbe”.

LEGITTIMO – Accuse rigettate in toto dall’assessore al Bilancio Morena Saltini, che replica: “L’affidamento è avvenuto in modo assolutamente legittimo ed è stato necessario esternalizzare tale prestazione perché la macrostruttura comunale non era dotata delle risorse necessarie a svolgere l’attività di accertamento. L’’occasione ci permette di anticipare che stiamo valutando costi e possibilità di procedere ad una formazione interna e alla costituzione di un ufficio dedicato comunale che potrebbe farsi carico del servizio”.

AZIONI – Nella lotta all’evasione l’amministrazione ha, dal canto suo, “introdotto le segnalazioni qualificate all’Agenzia delle Entrate, per quanto concerne l’imposta sui redditi. Diversamente da quanto avveniva prima – prosegue Saltini – abbiamo anche operato relativamente ai valori venali delle aree fabbricabili. Gli accertamenti, le stime, le sanzioni, gli interessi, sono rigorosamente prescritti dalla legge e sono effettuati nel rispetto dello Statuto dei contribuenti. Rigettiamo fermamente ogni critica in questa direzione”.

INGERENZA – Secondo il sindaco “Non è un mistero che le politiche antievasione o antielusione non siano una priorità per alcune forze politiche, ma reputo grave che alcuni consiglieri di minoranza si stiano esponendo proprio mentre sono in corso procedure di accertamento a carico di alcune importanti realtà locali. Rispetto agli accertamenti, tali procedure, delicate e complesse e squisitamente tecniche, la politica deve evitare fibrillazioni o ingerenze”.

SURREALE – “Non c’è alcun accanimento ma semplicemente la volontà di applicare la legge e fare corrispondere quanto è dovuto e in ogni caso laddove i destinatari di accertamenti ritenessero non rispettate le loro ragioni hanno tutti gli strumenti di tutela garantiti dalla legge, senza bisogno che si sollevino polveroni o insinuazioni come quelle cui stiamo assistendo. È surreale – conclude il primo cittadino – alzare la voce perché un’amministrazione fa il proprio dovere e sta semplicemente rischiando di incassare ciò che potrebbe essere dovuto alla Comunità”.

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