Cronaca

Solaris, l’Asst di
Crema rescinde
il contratto

L’Azienda sociosanitaria territoriale di Crema ha rescisso il contratto con la Solaris. La notizia è arrivata nel primo dei due giorni di sciopero delle dipendenti della cooperativa, in servizio presso il Centro prelievi dell’Ospedale Maggiore. L’atto pubblicato oggi – martedì 9 febbraio – nell’albo pretorio mette la parola fine a un capitolo molto travagliato, ricco di disservizi per Ospedale e clienti, sfociato nell’ultimo periodo in iniziative di protesta da parte del sindacato.

DISSERVIZI – Come spiega il direttore generale dell’Asst di Crema, Luigi Ablondi, “Nel corso delle settimane si sono accumulati una serie di disservizi che abbiamo ritenuto non più compatibili con la prosecuzione del rapporto contrattuale. È chiaro si debba mantenere la giusta proporzione tra causa ed effetto, ma dobbiamo tutelare i nostri assistiti. La vicenda si protraeva dal 15 dicembre; un incidente può capitare, ma 20 in 60 giorni sono il segnale che qualcosa non va”.

INADEMPIENZE – La delibera dell’Ospedale (link sotto l’articolo) mette nero su bianco una lunga serie di inadempienze a carico della Solaris, che vanno dai mancati pagamenti e consegna delle buste paga alle carenze nel rispetto dell’accordo prefettizio dello scorso dicembre. A ciò si aggiungono lo stato di agitazione e le giornate di sciopero – la prima delle quali lo scorso 25 gennaio – indette dall’Unione sindacale di base, a seguito dell’assemblea con le lavoratrici, per il 9 e il 10 febbraio.

GESTIONE – A partire dall’11 febbraio, la gestione del servizio di prelievo ambulatoriale verrà affidato alla cooperativa sociale C.s.a.p. di Milano, alle stesse condizioni contrattuali del precedente contratto. Come spiega Luigino Degani, rappresentante sindacale del comparto Sanità pubblica dell’Usb, “in base all’articolo 37 del Contratto collettivo nazionale delle cooperative il personale verrà automaticamente assorbito nell’organico del nuovo gestore, senza dover passare da licenziamenti e riassunzioni”.

SCIOPERO – Intanto prosegue lo sciopero delle dipendenti della Solaris. “Oggi – aggiunge Degani – abbiamo avuto notizia dei primi pagamenti della mensilità di dicembre ad alcune lavoratrici, che la cooperativa avrebbe dovuto erogare il 26 gennaio. Rimaniamo dubbiosi perché, oltre a mancare ancora alcune erogazioni, non avendo ricevuto le buste paga non possiamo verificare che i bonifici coprano l’importo dovuto. Sotto il lato dei pagamenti è come se fossimo ancora al 26 gennaio: il recupero degli stipendi mancanti – conclude – è un problema ancora irrisolto”.

[Clicca sul link per visualizzare la delibera dell’ospedale]

Stefano Zaninelli

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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