Centro prelievi,
nei prossimi giorni
possibili disagi
Nella foto, l’entrata del Centro prelievi in largo Ugo Dossena.
Nei prossimi 10 giorni il Centro prelievi dell’Azienda sociosanitaria territoriale di Crema potrebbe subire qualche disagio. Si tratta di criticità che nulla hanno a che fare con i quiproquo informatici dei primi giorni dell’anno, dei quali la struttura si è assunta la responsabilità. Riguardano invece la protesta del personale per una serie di mancati pagamenti, sfociata a dicembre nell’ipotesi di sciopero.
PAGAMENTI – Come spiega Luigino Degani, del comparto Sanità pubblica dell’Unione sindacale di base, la vicenda ha inizio il mese scorso, quando l’Usb “è venuta a conoscenza dalle lavoratrici che operano presso il Cupa e il Centro Prelievi dell’azienda ospedaliera Ospedale Maggiore di Crema, ora Azienda sociosanitaria territoriale, che la cooperativa Solaris (vincitrice dell’appaltato del servizio) non aveva effettuato il pagamento degli stipendi del mese di ottobre e novembre 2015”.
CONCILIAZIONE – In risposta, il sindacato aveva paventato l’indizione dello stato d’agitazione, riservandosi di adire alle vie legali. Manovra scongiurata grazie al tentativo di conciliazione svoltosi in Prefettura lo scorso 29 dicembre. “In tale incontro – spiega Degani – la Solaris si è impegnata a regolarizzare i debiti con INPS e INAIL assumendo pubblicamente la volontà di rateizzare il pagamento dei contributi e saldare le mensilità arretrate, compresa la tredicesima, entro il 15 gennaio 2016”.
VERIFICA – Il problema ad oggi rimane: come ha spiegato Luigi Ablondi, direttore generale dell’Asst di Crema, “Solaris ha verificato come in questo mese ci sia stato un calo del personale; questo potrebbe causare qualche disguido anche qui da noi. Dal canto nostro stiamo verificando la situazione giorno per giorno, per procedere al pagamento di quanto spetta ai dipendenti. Tuttavia, per noi è impossibile subentrare alla cooperativa in fatto di pagamenti diretti”.
DANNO – Come aggiunge Degani, “l’Usb ha verificato in data 4 gennaio 2016 la presentazione della domanda all’Inps di pagamento dilazionato dei contributi da parte della Solaris”. Nel frattempo, la struttura ospedaliera sta tenendo monitorata la situazione per capire se rescindere o meno dal contratto con Solaris, mentre i disagi dovrebbero riassorbirsi entro metà gennaio. È certo che “una volta quantificato il danno chiederemo il rimborso”, ha concluso Ablondi.
Stefano Zaninelli
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