Cronaca

Maxirazzia di rame bloccata dall’Arma
Tre romeni arrestati a Fiesco

AGGIORNAMENTO – Una maxirazzia di rame nell’ex Istituto dei Salesiani di Fiesco è stata bloccata dai carabinieri, intervenuti dopo la segnalazione di un cittadino. In tre, tutti romeni, sono finiti in arresto. Registrati danni alla struttura: ora in corso gli accertamenti necessari per la quantificazione ufficiale. I militari dell’Arma si sono attivati attorno alle 17 di ieri, trovando a un centinaio di metri dall’ex Istituto – sotto sequestro dal 2013 per procedure fallimentari e con gli interni, destinati a ospitare una casa di riposo per anziani, in ottime condizioni fino alla razzia – un’automobile vuota, segno che qualcuno si trovava nei paraggi. Il blitz dei carabinieri (si è attivato il personale di Crema, del Radiomobile, di Castelleone, di Camisano, di Bagnolo e di Romanengo) ha permesso di fermare tutti coloro che stavano “lavorando” nella struttura presa di mira, nonostante le difficoltà – si parla di uno stabile da decine e decine di stanze, su quattro piani – e il rischio fuga nelle campagne circostanti.

Uno scenario devastato quello che si sono trovati di fronte i carabinieri, come spiegato in conferenza stampa al comando provinciale di Cremona in mattinata dal luogotenente Giovanni Ventaglio, che in questo periodo comanda la Compagnia di Crema, e dai comandanti delle stazioni di Castelleone e Camisano, il luogotenente Fioravante Vilei e il maresciallo Massimiliano Celani. Gran parte di ciò che era possibile smontare per arraffare rame era stato preso di mira. Un lavoro probabilmente andato avanti per diversi giorni, da mattina a sera, in una zona fuori dalla portata di occhi indiscreti. Una parte del materiale potrebbe essere stato fatto sparire nei giorni scorsi, ma davvero enorme, come testimoniano le fotografie, è la quantità di rame in salvo. Bisognerà attendere un conteggio più accurato per conoscere nel dettaglio la portata del colpo bloccato dai carabinieri e dei danni.

Fortunatamente qualcuno, ieri, ha notato l’ingresso dei tre. In arresto sono finiti I.L., classe 1990, ufficialmente residente a Soresina, P.P., classe 1984, residente ufficialmente a Trigolo, e C.N., classe 1973, anche lui ufficialmente con residenza a Trigolo. Di fatto tutti e tre senza fissa dimora. Sotto sequestro il veicolo (su una delle portiere sono state trovate tracce di sangue e uno degli arrestati era proprio ferito a una mano, probabilmente conseguenza dei lavori di smantellamento della struttura) e numeri attrezzi. Il curatore fallimentare ha già formalizzato denuncia. Per gli arrestati, oltre all’accusa di tentato furto aggravato in concorso, anche quelle di possesso di arnesi atti allo scasso e violazione di sigilli. Nella giornata di martedì la direttissima in tribunale a Cremona: pene comprese tra un anno e due mesi e due anni (ma con sospensione della pena, e per uno dei tre obbligo di dimora a Bologna).

Michele Ferro
redazione@cremonaoggi.it

LE FOTOGRAFIE

© RIPRODUZIONE RISERVATA

© Riproduzione riservata
Caricamento prossimi articoli in corso...